mercoledì 1 maggio 2024
martedì 19 marzo 2024
martedì 13 febbraio 2024
Via Verde. La Regione Abruzzo trasforma di fatto le attività stagionali in attività permanenti. Il WWF: si accontentano pochi privati a discapito dell’interesse collettivo.
COMUNICATO STAMPA DEL 13 FEBBRAIO 2024
domenica 31 dicembre 2023
Il Consiglio di Stato boccia il progetto dell'impianto Escal nella Riserva Naturale Regionale “Punta Aderci” di Vasto
DIFENDIAMO LE AREE NATURALI PROTETTE DELLA NOSTRA REGIONE CON I FATTI!
Febbo che ha curato il ricorso e gli appelli per le Associazioni Ambientaliste. "Già allora il TAR Pescara, nell’accogliere il ricorso, con sentenza n. 203/2020, aveva decretato la necessità del parere favorevole del Comitato di Gestione.”
giovedì 5 ottobre 2023
lunedì 2 ottobre 2023
venerdì 28 luglio 2023
giovedì 27 luglio 2023
venerdì 28 aprile 2023
giovedì 16 marzo 2023
giovedì 9 marzo 2023
giovedì 9 febbraio 2023
Comitato di gestione di Punta Aderci: Casciato nuovo rappresentante degli ambientalisti
La modifica della composizione del comitato di gestione della Riserva di Punta Aderci, che ha portato a quattro il numero dei componenti: sindaco o suo delegato. dirigente del settore Urbanistica e territorio, rappresentante designato dall’Arap Abruzzo, rappresentante di un’associazione ambientalistica nazionale.
Dopo le dimissioni dell’avvocata Maria Grazia Mancini «per incompatibilità con i propri impegni professionali», si legge nella delibera di Giunta, «le associazioni ambientaliste Legambiente, Wwf Area Frentana, Italia nostra Vasto, Cai Vasto, Arci Vasto, Fai Vasto sono state invitate ad indicare il nominativo del loro rappresentante da sostituire con il componente dimissionario». In una nota del 10 gennaio, «il presidente di Legambiente Abruzzo (Giuseppe Di Marco, n.d.r.) ha comunicato, in nome e per conto anche del Wwf e del Fai, di aver individuato – è scritto nella delibera – il dottor Gianluca Casciato quale rappresentante delle associazioni ambientaliste».
«Queste tre organizzazioni ambientaliste – spiega Casciato – si sono accordate sul mio nome, le altre hanno deciso di astenersi. Come rappresetante degli ambientalisti, la mia voce sarà per la tutela ambientale. Chiaramente, analizzerò fino in fondo ogni proposta, ma il compito di noi componenti sarà di attenerci alla normativa nazionale e regionale, che lascia poco margine di discrezionalità. Prioritaria sarà la difesa dell’ambiente».
lunedì 30 gennaio 2023
Ad Ortona bisogna fermare gli abbattimenti di alberi e le potature selvagge
COMUNICATO STAMPA DEL 30 GENNAIO 2023
Ad Ortona bisogna fermare gli abbattimenti di alberi e le potature selvagge.
Il WWF: approvare subito il Regolamento del Verde Pubblico e Privato
ORTONA - Nelle ultime settimane sono giunte diverse segnalazioni, da parte di cittadini, all’Associazione WWF in merito a potature selvagge ed abbattimenti di alberi nel Comune di Ortona.
Capitozzature sono state effettuate in via D. Caraceni ed in piazza Porta Caldari. Ancora capitozzature selvagge in via Rapino ed in via G Primavera. Non sono risparmiate neppure le aree meno centrali: via Marina e contrada Gagliarda Alta hanno subito la stessa sorte. Tutti interventi grossolani, posticci, con taglio indiscriminato del fusto, delle branche primarie o di grossi rami. È noto come interventi di questo tipo rendano gli alberi più fragili e malati e dunque, paradossalmente, aumentino il rischio di crolli.
Queste potature selvagge sono state probabilmente effettuate, per conto del Comune, da personale senza alcuna competenza e formazione in merito.
In questi giorni, inoltre, 14 esemplari dei bellissimi pini di Via Giro degli Uliveti sono stati abbattuti perché, così dice la Determina dirigenziale del Settore Lavori Pubblici, le radici hanno danneggiato sia il manto stradale che il marciapiede.
L’Amministrazione di Ortona ha valutato soluzioni che potevano essere alternative al taglio degli alberi? In altri Comuni si stanno applicando, sempre più spesso, tecnologie di rifacimento del manto stradale che favoriscono un’adeguata crescita di piante e che evitano l’abbattimento degli alberi, così come accaduto per la riqualificazione di via Pepe a Pescara.
Dichiara Ines Palena, Presidente dell’Associazione WWF Zona Frentana e
Costa Teatina: «È evidente come non sia più possibile attendere ancora che da
parte dell’Amministrazione Comunale venga approvato un Regolamento per la
gestione del Verde Pubblico e Privato; Ortona è l’unica città con più di 20.000
abitanti a non averne uno».
Nel frattempo chiediamo al Comune di Ortona di interrompere le azioni
di depauperamento e di dissesto del Verde Pubblico e di avvalersi, per i futuri
interventi di manutenzione e potatura, esclusivamente di personale qualificato,
così come previsto dal Decreto del Ministero dell’Ambiente del 10 marzo 2020
sui Criteri Ambientali Minimi per la gestione del Verde Pubblico.
domenica 9 ottobre 2022
Torna Urban Nature – La festa della Natura in città. Eventi anche a Lanciano e Ortona domenica 9 ottobre
Eventi anche a Lanciano e Ortona domenica 9 ottobre
sabato 11 giugno 2022
venerdì 27 maggio 2022
giovedì 19 maggio 2022
giovedì 12 maggio 2022
mercoledì 23 marzo 2022
domenica 13 febbraio 2022
No alle trivelle nel mare Adriatico: flash-mob a Punta Aderci delle associazioni vastesi
Comunicato stampa del 13 febbraio 2022
No alle trivelle nel mare Adriatico: flash-mob a Punta Aderci delle associazioni vastesi
A Vasto ci sono state le adesioni di Legambiente, WWF Zona Frentana e Costa Teatina, Arci, Italia Nostra e Cai.
A livello nazionale, quarantaquattro sigle tra associazioni, comitati e movimenti hanno sottoscritto un documento che è stato inviato all’Esecutivo e si sono ritrovati ieri in tutta Italia per manifestare.
Nel documento spiegano le loro motivazioni e le proposte tra cui quella di esprimere, in sede UE e in particolare nel Parlamento Europeo, una netta contrarietà all’introduzione di gas e nucleare tra quelle considerabili fonti verdi.
Il Ministero della Transizione Ecologica sta infatti valutando interventi legati a circa 50 centrali a gas fossile per 20.000 MW di nuova potenza distribuita, parte di un piano da 30 miliardi di euro consistente in più di 115 interventi infrastrutturali del gas fossile. Oltre a rispolverare pericolose e velleitarie ricette energetiche, come il nucleare.
L’Italia sta sbagliando strada.
Per uscire dal carbone, il nostro Paese non ha bisogno né di nuove centrali a gas fossile né del nucleare, ma di accelerare lo sviluppo delle fonti rinnovabili.
Anni di battaglie per salvare il NOSTRO mare Adriatico dalle trivellazioni rischiano oggi di essere vanificate. Questi scenari spettrali sono stati sepolti e devono rimare sotto terra. Le nuove istanze petrolifere potrebbero riguardare sia il mare che la terra ferma è per questo molto pericoloso per l’ambiente ma anche per l’economia turistica e agricola.
Il flash-mob a Punta Aderci delle Associazioni, nel luogo simbolo della bellezza della nostra costa, per dire che non si torna indietro. Il Nostro Mare non si tocca.
Il Presidente dell’Associazione WWF
Zona Frentana e Costa Teatina